LAMPEDUSA – Momenti di tensione al porto di Lampedusa, dove agenti della Guardia di Finanza stanno cercando di contenere centinaia di migranti che chiedono di lasciare il molo. Gli agenti hanno effettuato anche una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone.
Momenti di caos e disordine si sono verificati anche all’hotspot di Lampedusa, dove in questo momento ci sono 6.762 migranti. Nell’esatto momento in cui la Croce Rossa ha aperto le linee per la distribuzione del cibo, diverse centinaia di migranti si sono accalcati per arrivare prima ai sacchetti contenenti il cibo e la bottiglietta d’acqua temendo non fossero sufficienti. La polizia ha bloccato volontari e operatori della Croce Rossa, per evitare che la situazione degenerasse, mettendoli in sicurezza. Subito dopo avere spiegato che c’era da mangiare per tutti la distribuzione dei pasti ai migranti è tornata regolare e senza alcun disordine.
Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta a Lampedusa. Ma i ricollocamenti Ue non funzionano. Su 4.015 richieste di trasferimento di ‘dublinanti’ (migranti registrati nei Paesi di primo approdo secondo il Regolamento di Dublino) inviate dall’Italia agli Stati Ue, solo 22 sono i trasferimenti effettuati nei primi 8 mesi di quest’anno. Nello stesso periodo su 23.220 richieste di trasferimento inoltrate dagli altri Paesi all’Italia (per migranti che erano stati registrati quindi in Italia) sono soltanto 46 i trasferimenti effettuati. Complessivamente col meccanismo della relocation dal 10 giugno 2022 al 31 agosto 2023 su un impegno per il trasferimento di 8.289 migranti dall’Italia verso i 13 Stati aderenti, in 1.159 hanno effettivamente lasciato il Paese.
“La questione dei ricollocamenti è secondaria, sono state ricollocate pochissime persone in questi mesi, è una coperta di Linus, la questione non è come scarichiamo il problema, è fermare gli arrivi in Italia, non vedo ancora risposte concrete”, afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Rai1 a proposito della richieste Germania che ieri ha annunciato lo stop all’accoglienza dei migranti dall’Italia. I migranti saranno accolti di nuovo – ha precisato oggi un portavoce del ministero dell’Interno – se si torna al regolamento di Dublino.
A suo fianco si schiera il ministro Tajani: “A breve termine bisogna risolvere il problema di Lampedusa, ringrazio tutti coloro che stanno risolvendo nel modo migliore possibile un’emergenza che si fa sempre più complicata. Poi serve che l’Europa faccia sul serio la sua parte”. Tajani ha ricordato che “von der Leyen ha detto che siamo vicini a un accordo, ma non c’è più tempo, bisogna implementare tutti gli accordi che sono stati fatti, applicare il memorandum sottoscritto con la Tunisia”
Più drastico, ovviamente, il commento di Salvini: “Quando ti arrivano 120 mezzi (che sbarcano migranti, ndr) non è un episodio spontaneo, ma è un atto di guerra. Per la società italiana questo è il collasso, non è solo un problema di Lampedusa”. Così il vicepremier e leader della Lega, rispondendo a una domanda sugli ultimi sbarchi in Sicilia, intervistato dalla stampa estera a Roma. E ha aggiunto: “Sono convito che ci sia una regia dietro questo esodo. Ne parleremo pacatamente in seno al governo italiano, ma non possiamo assistere ad altre scene simili”. E ha aggiunto: “Credo che dietro gli sbarchi ci sia un sistema criminale organizzato a cui si risponde con tutti i mezzi a disposizione. Nessuno escluso. Ne parleremo in sede di governo, dobbiamo parlarne. Io ho le mie idee e proposte operative, ma siamo un governo collegiale”, aggiungendo di non poter dire altro ma che “c’è anche l’intelligence che ci sta lavorando”.
Intanto si muovono (a parole) anche le istituzioni internazionali che invitano l’imbelle e neghittosa Commissione Ue di von der Leyen che sul punto tace e non interviene.
PARLAMENTO EUROPEO . “Le soluzioni non possono essere sul piano nazionale ma solo a livello europeo. Penso che non ci siano altre opzioni se non concludere il patto sulla migrazione, i cittadini di tutti i paesi dell’Ue ci hanno chiesto di trovare delle soluzioni”. Così la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, rispondendo ad una domanda sullo stop agli ingressi dall’Italia da parte di Germania e Francia, durante un punto stampa prima dell’inizio in aula del discorso sullo Stato dell’Unione. “A dieci anni di distanza dalla tragedia di Lampedusa non abbiamo ancora fatto abbastanza”, ha concluso Metsola.
ONU – Gli sforzi non possono essere fatti solo dai Paesi di primo arrivo ma devono essere condivisi, questo è un problema dell’Ue e ci devono essere meccanismi di solidarietà”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres rispondendo ad una domanda sull’emergenza migranti a Lampedusa. “Nel flusso ci sono rifugiati e persone che essenzialmente si muovono per ragioni economiche – ha aggiunto -, tutti devono vedere i propri diritti umani rispettati ma c’è un modo per distinguere lo status di rifugiato. In ogni caso, è essenziale che ci sia la solidarietà europea”.