Genova: 43 vittime del Ponte Morandi. Dopo 5 anni messaggi delle Autorità, ma la sentenza è ancora lontana

GENOVA – A cinque anni dalla tragedia del Ponte Morandi (14 agosto 2018, 43 vittime) , si rincorrono i messaggi della politica per la giornata di commemorazione, mentre l’inchiesta avanza lentamente . “Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto.Ed è responsabilità fare giustizia, completando l’iter processuale, con l’accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni. Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in alcuni passaggi del suo lungo messaggio per l’occasione.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni tra l’altro afferma: “A chi il 14 agosto 2018 ha perso un figlio, un genitore, un caro – tutto -, rinnoviamo oggi le doverose scuse dello Stato per ciò che è successo, pur consapevoli che nessuna parola sarà mai sufficiente a lenire la sofferenza e placare il desiderio di giustizia. Il processo sul crollo del Morandi è ancora in corso. Il nostro augurio è che la verità possa emergere con tutta la sua chiarezza e che i responsabili di quel disastro siano acclarati e accertati”.
Il processo per il crollo va avanti a passo di lumaca. Quasi 170 testimoni dell’accusa sentiti in 84 udienze spalmate in poco meno di 12 mesi e la sentenza non prima del 2024. Sono i numeri del processo per il crollo del ponte Morandi a poco più di un anno dal suo inizio. Un processo partito con numerosi tecnicismi ma che via via è entrato nel vivo e che adesso è quasi arrivato, salvo imprevisti, al giro di boa. Nel frattempo, la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 47 persone nel filone bis sulle autostrade liguri nato dopo il crollo.
Il processo principale vede 58 persone imputate tra ex dirigenti e tecnici di Autostrade e di Spea (l’ex controllata che si occupava di manutenzioni), funzionari del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche della Liguria. Le due società sono uscite patteggiando un risarcimento di quasi 30 milioni. Secondo l’accusa il ponte è crollato perché per decenni si è risparmiato sulle manutenzioni in modo tale da poter distribuire maggiori dividendi ai soci.
Il crollo di ponte Morandi è “una tragedia che per sempre peserà sul cognome della nostra famiglia”. A dirlo è stato Alessandro Benetton nel corso di un evento che si è tenuto a Milano lo scorso mercoledì 15 marzo 2023 per presentare le liee guida di Mundys, il nuovo nome di Atlantia, la holding di famiglia

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