ROMA – Il Ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci e il Direttore della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, hanno presentato a Roma, “It-Alert” il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale attualmente in fase di sperimentazione. Il sistema é un servizio d’informazione diretta alla popolazione in caso di grandi rischi e gravi emergenze imminenti o già in corso. Dopo la fase di sperimentazione e una volta pienamente operativo, la Protezione civile prevede che “It-Alert”consentirà di raggiungere chiunque si trovi nei territori interessati dall’emergenza o dall’evento calamitoso, purché abbia lo smart-phone acceso e connesso alla rete di telefonia mobile, fornendo informazioni sulla situazione di pericolo reale o potenziale.
“Il sistema di allarme pubblico nazionale, la cui sperimentazione contiamo di concludere prima della prossima primavera – ha detto Musumeci – ha l’obiettivo fondamentale di sviluppare una cultura della prevenzione e di informare tutta la popolazione di un rischio imminente o di un disastro già in corso, in modo che ciascuno possa adottare i comportamenti richiesti dalla situazione per mettere in salvo se stesso, i propri familiari e chi ha vicino. É un processo in divenire che richiede impegno, fatica e un passo dopo l’altro, ma punta a dotare la nostra Nazione di una protezione tecnologicamente avanzata pronta a scattare in caso di disastri di natura plurale: eventi sismici, idrogeologici, incendi, esondazioni, rotture di dighe o persino incidenti legati alla radioattività. Oggi facciamo un passo avanti importante per la nostra comunità nazionale – ha concluso Musumeci – anche se abbiamo ancora da fare molta strada, in collaborazione e coordinamento con gli altri Paesi europei”.
Anche il Direttore del Dipartimento Protezione civile, Fabrizio Curcio ha ribadito “l’importanza del sistema “It-Alert” sottolineando come siano state già fatte esercitazioni nelle isole Eolie e nello Stretto di Messina”. Curcio ha voluto evidenziare “il raccordo tra Dipartimento della Protezione Civile, Regioni, Conferenza delle Regioni e Province Autonome e ANCI, che consentirà di avviare nei prossimi giorni i primi test regionali di invio del messaggio di avviso alle popolazioni”.
Il calendario d’avvio prevede che i test saranno effettuati il 28 giugno in Toscana, il 30 in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 in Calabria e infine il 10 in Emilia-Romagna. Nello specifico, come previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 per i sistemi di allarme pubblico e dal Codice delle comunicazioni elettroniche italiano, il servizio verrà attivato in caso di gravi emergenze o di eventi catastrofici imminenti o in corso. In Italia, al momento, la Direttiva del 7 febbraio 2023 del Ministro della protezione civile e delle politiche del mare prevede, nell’ambito delle competenze del Servizio nazionale della protezione civile, sei casi per i quali potrà essere impiegato una volta terminata la sperimentazione:
− maremoto generato da un sisma;
− collasso di una grande diga;
− attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
− incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
− incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
− precipitazioni intense.