Migranti: invasione dell’Italia da tutta l’Africa, attraverso la Tunisia. Nel 2023 già oltre 49.000 ingressi

BRUXELLES. Il network europeo Euronews ha svolto un’interessante inchesta sugli arrivi di clandestini africani, e non solo, che sbarcano in Italia, partendo dalla Tunisia, che è diventata il primo Paese di imbarco per i migranti diretti in Italia dalla fine dello scorso anno. Tradizionalmente utilizzato come via di transito dai migranti, il Paese ha visto progressivamente aumentare il numero di subsahariani in arrivo a causa di conflitti e della crescente insicurezza in Libia. Il governo ha risposto con un giro di vite sui migranti clandestini. A febbraio il presidente Kais Saied ha pronunciato un discorso in cui affermava che gli africani subsahariani minacciano l’identità del Paese. Questo ha scatenato un’ondata xenofoba contro gli stranieri che ha reso la vita quasi impossibile alla maggior parte dei migranti.

I rifugiati con cui ha parlato a Tunisi l’inviata di Euronews fanno parte di un gruppo di circa 150 persone accampate da mesi davanti all’agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni. Chiedono l’evacuazione urgente verso un Paese terzo. Si stima che i subsahariani in Tunisia siano circa 21.000 tra migranti, richiedenti asilo e rifugiati. Alcuni sono già tornati nei loro Paesi attraverso rimpatri volontari. “Dopo il discorso del Presidente, molti hanno deciso di accelerare la partenza. Sono fuggiti senza preoccuparsi troppo delle conseguenze”, spiega Romdhane Ben Amor, portavoce del Forum Tunisino per la Giustizia Sociale ed Economica. Non ci sono solo i migranti subsahariani a lanciarsi nella traversata del Mediteraneo centrale. Partono anche i tunisini, per ragioni diverse. L’instabilità politica seguita allo scioglimento del parlamento nel 2020, l’alta disoccupazione giovanile, l’aumento dell’inflazione e dei prezzi dei generi alimentari stanno portando sempre piu’ tunisini a sognare l’Europa.

Dall’inizio del 2023 il numero di arrivi via mare in Europa ha continuato ad aumentare. Oltre 49 mila persone sono approdate in Italia fino a maggio. Erano circa 19 mila nello stesso periodo dell’anno scorso. L’Unione europea e l’Italia hanno reagito fornendo alla Tunisia maggiori aiuti finanziari e tecnici per il controllo delle frontiere. I gruppi per i diritti umani sostengono che la Tunisia non è un Paese sicuro per i migranti e accusano Bruxelles e Roma di voler contenere la migrazione illegale verso l’Europa ad ogni costo. Facilitata dall’azione delle navi Ong che fanno la spola nel mediterraneo in cerca di clandestini da salvare a chiamata e da recapitare invariabilmente sulle coste italiane.

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