G7 Giappone: Biden, atteso disgelo con la Cina. Zelensky, Bakhmut come Hiroshima

HIROSHIMA – Il presidente Usa Joe Biden ha detto di aspettarsi “un disgelo molto a breve con la Cina”, nel corso della conferenza stampa alla fine del G7 di Hiroshima. Biden ha assicurato che non c’è alcun cambio su Taiwan in merito alla “politica della ‘Unica Cina’”, ma ha sottolineato che “quello che non accettiamo” sono i cambiamenti di status quo con il ricorso alla forza.    “Noi chiediamo a tutte le parti di risolvere le questioni con mezzi pacifici – ha aggiunto Biden in conferenza stampa- Né ci aspettiamo che Taiwan dichiari la sua indipendenza”.

Dal G7 di Hiroshima, ha aggiunto, è emerso “un messaggio di determinazione e unità”, a dimostrazione che “Putin non minerà la nostra determinazione”. Il Gruppo dei Sette, ha detto, è deciso nel “sostegno all’Ucraina. Chiediamo il ritiro immediato delle truppe russe”.

Nella stessa occasione il poresidente-attore Zelensky, intruso al G7, non ha rinunciato alla sua insulsa propaganda, paragonando i morti di Hiroshima, uccisi dalla bomba atomica Usa, a quelli di Bakmut. Ma esiste una bella differenza fra le due situazioni. In Ucraina, nonostante le minacce, Putin non usa l’arma atomica. L’atomica dem americana a suo tempo fu legittima, quella autocratica russa non sarebbe accettata, la solita doppia morale delle sinistre.

Ecco comunque le farneticanti affermazioni del presidente – attore, che ha visitato il Peace Memorial Museum e ha paragonato la “distruzione totale” della città di Bakhmut, la cui conquista è stata rivendicata da Vladimir Putin, alla devastazione di Hiroshima causata dalla prima bomba nucleare sganciata nel 1945 proprio dagli Stati Uniti, che provocò quasi 200.000 morti. “Le foto di Hiroshima mi ricordano Bakhmut. Non c’è assolutamente nulla di vivo, tutti gli edifici sono distrutti. Non c’è niente, non ci sono persone”, ha aggiunto


   

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