Migranti Cutro: Papa Francesco chiede di fermare i trafficanti. Meloni conferma impegno governo. Sinistre e Anm ancora all’attacco

VATICANO – Il Papa ha espresso il suo “dolore” per la tragedia della morte di migranti in Calabria. “Esprimo il mio dolore – ha detto il Papa all’Angelus – per la tragedia avvenuta nelle acque di Cutro presso Crotone. Prego per le numerose vittime del naufragio, per i loro familiari e per quanti sono sopravvissuti. Manifesto il mio apprezzamento e la mia gratitudine alla popolazione locale e alle istituzioni per la solidarietà e l’accoglienza verso questi nostri fratelli e sorelle. Rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte. Le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti. Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere”, ha auspicato il Papa.

MELONI – Per la premier Meloni “le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare”. Il vicepremier Salvini sottolinea: “Condivido le parole del Santo Padre e lavoro, non da oggi, per metterle in pratica e salvare vite”.

OPPOSIZIONE E ANM – Le sinistre, alle quali si associa l’Anm, commentano in modo strumentale. Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana: “C’è davvero un limite: quando si nascondono le proprie azioni disumane dietro alle parole del Papa si fa un’operazione vergognosa”. Dal Pd Giuseppe Provenzano torna invece a chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Nel dibattito entra anche l’Associazione nazionale magistrati che, appoggiando le tesi di Fratoianni e del Pd e contrastando l’azione del governo, ribadisce che soccorrere e salvare per lo Stato “è un obbligo”. L’Anm auspica che “in qualsiasi circostanza venga sempre rispettato l’inderogabile obbligo di salvataggio, che è scolpito nella nostra Costituzione ancor prima che nelle convenzioni internazionali”.

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