Mosca accusa: “Due morti per bombardamenti ucraini su Melitopol”. Zelensky lamenta interruzioni elettricità

MOSCA – La guerra in Ucraina va avanti e Zelensky, in risposta ai bombardamenti russi, diventa sempre più aggressivo, contribuendo quindi a inasprire il conflitto, grazie al sostegno morale, finanziario e in armamenti degli Usa, della Nato e della Ue, Italia compresa. Nulla sembra cambiato infatti nel passaggio da Draghi a Meloni.

Gli attacchi dell’artiglieria ucraina sulla citta’ di Melitopol, nel Sud-Est del Paese, hanno provocato almeno due morti e dieci feriti. Lo riferiscono i media russi. Secondo una fonte alla Tass, e’ stato colpito tra gli altri un ristorante.
Sabato l’esercito ucraino ha annunciato di aver attaccato, con il lancio di molti razzi, la citta’, che e’ in mano russa da marzo. Un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato che Melitopol e’ la chiave per la difesa del settore meridionale. “Se Melitopol cade, l’intera linea di difesa crollera’ fino a Kherson. Le truppe ucraine avranno un passaggio diretto per la Crimea”. Come noto la riconquista della Crimea è un obiettivo delle mire del presidente ucraino.

Quindi Zelensky aumenta la sua aggressività in quel settore, ma nel contempo continua a piagnucolare, come suo costume, per le carenze di energia elettrica. “La situazione nella regione di Odessa è molto difficile. Dopo l’attacco notturno dei droni iraniani, Odessa e altre città e villaggi della regione sono al buio. Finora, più di un milione e mezzo di persone a Odessa sono senza elettricità. Solo le infrastrutture critiche sono connesse”, ha detto il presidente ucraino in un videomessaggio postato su Telegram. “In generale, continuano in diverse regioni le interruzioni di corrente – aggiunge – Quasi ogni giorno in diverse regioni ci sono bombardamenti, ci sono attacchi missilistici, attacchi di droni. Gli impianti energetici vengono colpiti quasi ogni giorno”. Zelensky ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di elettricità.

Sono infatti i cittadini ucraini che soffrono maggiormente per la prosecuzione del conflitto. Possono maledire Putin, ma anche ringraziare Zelensky.

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