La Russia offre dialogo agli Usa, che rifiutano e inviano altre armi a Zelensky, comprate dalla Corea del Sud

MOSCA – Il Cremlino, nonostante le affermazioni di Putin, offre la possibilità di dialogo all’America, a determinate condizioni. “La Russia non sta valutando possibili concessioni unilaterali nel dialogo sulla stabilità strategica con gli Stati Uniti, ma è pronta a riprendere questo dialogo su una base paritaria ed equilibrata”.
Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, in un’intervista rilasciata al quotidiano Izvestia, scrive l’agenzia Tass. “Se e quando gli americani saranno pronti a riprendere il dialogo sulla stabilità strategica, noi saremo pronti. Sappiamo che non sarà un compito facile, perché il dialogo è andato avanti con difficoltà e ora possono esserci alcuni elementi aggiuntivi nella posizione degli Usa che non saranno graditi a noi, ma, dopo tutto, spetta a loro decidere”, ha detto. “Il dialogo può essere portato avanti solo su una base paritaria, pragmatica ed equilibrata. E ci si possono aspettare risultati solo se la controparte capisce che le concessioni unilaterali da parte della Russia sono fuori discussione. Questa non è un’opzione, non viene nemmeno presa in considerazione”, ha sottolineato.
 “Le questioni relative allo scambio di prigionieri tra Russia e Stati Uniti vengono affrontate attraverso un canale speciale designato dai due presidenti”, ha aggiunto Ryabkov. “Le questioni relative allo scambio di prigionieri vengono prese in considerazione attraverso un canale speciale designato dal presidente. Alcune cose sono state risolte, altre no. È un argomento molto delicato, perché riguarda la vita delle persone”, ha dichiarato.

USA – Il governo Biden rimanda l’offerta al mittente e anzi si appresta a fornire altre armi a Zelensky. “Pensiamo che qualsiasi discorso alla leggera sull’uso dell’arma nucleare sia assolutamente irresponsabile”: lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price rispondendo ad una domanda sulle parole di Vladimir Putin, che ha minacciato di usare l’arma nucleare come strumento di difesa in risposta ad un attacco nemico e ammonito che sta aumentando il rischio di una guerra nucleare.
Quanto agli armamenti gli Usa, a corto di riserve, si riforniscono altrove. La Corea del Sud venderà per la prima volta proiettili d’artiglieria destinati all’esercito ucraino a seguito di un accordo confidenziale tra Seul e gli Stati Uniti. Lo rivelano al Wall Street Journal funzionari americani secondo i quali gli Usa acquisteranno 100.000 proiettili di artiglieria da 155 mm che saranno poi consegnati all’Ucraina; un quantitativo sufficiente a rifornire le unità di artiglieria di Kiev per diverse settimane di intensi combattimenti.
Il Pentagono inoltre ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, dal valore complessivo di circa 400 milioni di dollari. In una nota, il dipartimento della Difesa ha sottolineato che si tratta del 25mo pacchetto di aiuti approvato dagli Stati Uniti nei confronti dell’Ucraina, da agosto del 2021. Il pacchetto include nuovi missili per i sistemi di difesa aerea Hawk; quattro sistemi Avenger per la difesa aerea; nuovi missili Stinger; e nuove munizioni per i sistemi Himars.

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