Zelensky, dopo l’attacco alla flotta russa a Sebastopoli, chiede aiuto all’Occidente per le esportazioni del suo grano

KIEV – Dopo l’attacco alla flotta russa, riparata a Sebastopoli, in Crimea, nel quale sono state danneggiate alcune navi di Putin, Zelensky, respinte senza prove le accuse di aver organizzato il bliz (anche queste non provate), parte all’attacco chiedendo alla comunità internazionale aiuto per riprendere il trasporto del suo grano e aumentare gli introiti necessari per continuare la guerra.

“Perché una manciata di individui da qualche parte al Cremlino può decidere se ci sarà cibo sulle tavole delle persone in Egitto o in Bangladesh? E’ necessaria una forte risposta internazionale sia a livello delle Nazioni Unite che ad altri livelli, come il G20”.

Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo video messaggio serale, diffuso su Telegram, e dedicato al commento della sospensione dell’accordo sull’export di grano dai porti del Mar Nero, deciso da Mosca.

“L’Ucraina è stata e può continuare ad essere uno dei garanti della sicurezza alimentare globale. Il terrore e il ricatto russi devono perdere. L’umanità deve vincere”, ha concluso il leader di Kiev.

E continuerà a chiedere armi sempre più potenti all’Occidente e soprattutto a Biden per attaccare e colpire il territorio russo, nella speranza, incitata soprattutto dagli americani, di poter vincere la guerra contro Putin.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *