Cina e Ue: Von der leyen si scaglia contro il presidente Xi, accusandolo di essere sempre più “assertivo”

BRUXELLES – Stiamo vedendo un’accelerazione nelle tensioni, il presidente Xi Jinping continua sulla sua strada di una maggiore assertività e autosufficienza della Cina, che comprende la dominazione del sudest asiatico e una crescente influenza nel mondo, compresa la sua partnership senza limiti con la Russia: tutto questo influenza le nostre relazioni con Pechino”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del Consiglio Europeo. “Dobbiamo essere vigili sulle nostre dipendenze, rinforzare le nostre capacità e le relazioni con fornitori affidabili”. In realtà essere assertivo, come riportato dai dizionari italiani, significa essere persona che sostiene con decisione le proprie tesi, ma senza denigrare e offendere gli altri. Quindi una persona decisa, ma corretta, tutt’altro che un requisito negativo, come vorrebbe far intendere la presidente tedesca. Sempre che la traduzione delle sue parole in italiano, pubblicata sulle agenzie europee, sia corretta.

L’Ue non vuole avere uno scontro sistemico con la Cina, ma allo stesso tempo c’è la necessità di rafforzare la nostra indipendenza strategica. Ha poi aggiunto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Dobbiamo essere forti e difendere i diritti nei quali crediamo. Vogliamo introdurre più reciprocità nelle relazioni economiche tra Cina e l’Ue”, ha sottolineato.

“C’è unanimità nell’Ue sulla necessità di avere un’autonomia strategica europea” e questo vuol dire anche evitare dipendenze tecnologiche o di altro tipo. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron riferendosi ai rapporti con la Cina, un tema che è stato trattato per ben tre ore dal Consiglio Europeo durante una sessione di lavori svoltasi rigorosamente a porte chiuse. Macron ha ricordato che sono stati fatti errori nel passato costringendo Paesi europei a vendere loro asset strategici per esigenze finanziarie senza curarsi di chi li avrebbe comprati e delle conseguenze. “Ora servono nuove regole”, ha concluso il presidente francese.

Ricordiamo che in passato Prodi, da presidente della Commissione, ha sempre affermato che la Cina costituiva una grande opportunità per l’Europa. I risultati di questa sua crociata li vediamo adesso…..

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