Salvini stoppa Draghi al Quirinale: resti premier o si creerà confusione. L’area moderata e sovranista può esprimere candidato idoneo

“Molti italiani e io fra questi avrebbero piacere che Mario Draghi continuasse a svolgere il ruolo che ricopre, perché ci sono tante cose da fare ancora”. Parlando dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica a Porta a Porta, nel salotto di Bruno Vespa, Salvini ha affermato: “Oggi ho incontrato Draghi al Senato, e lo vedrò a breve, ma con lui non ho parlato di Quirinale, né ne parlerò. Ma se togli il tassello più importante del governo non so come ne usciremo. E di tutto c’è bisogno in Italia in questo momento tranne che di confusione”.

Silvio Berlusconi, dal canto suo, arrivato oggi a Roma per condurre di persona le trattative sul Quirinale, avrebbe sottolineato che nel caso in cui Draghi salisse al Colle le elezioni anticipate sarebbero praticamente inevitabili.

Il leader della Lega in questi giorni ha avviato i colloqui con le altre forze politiche per trovare una quadra comune prima del primo scrutinio, convocato per il 24 gennaio. “Io in queste settimane non mi unisco al totonomi, ma incontro riservatamente tante persone, perché vorrei offrire agli italiani una scelta veloce e rapida, con un centrodestra compatto, che dopo 30 anni ha la possibilità di fare una scelta culturalmente diversa, ma che unisca, sia di alto profilo. Mi piacerebbe che tutti si sedessero attorno a un tavolo per dare una scelta veloce e di alto profilo. Quello che non accetto sono veti. Sbaglia Letta che dice se c’è tizio non mi siedo. Ragioniamoci: il Pd in passato propose Prodi, elesse Napolitano, Mattarella. Hanno svolto egregiamente il loro ruolo. Io penso che altrettanto egregiamente l’area liberale, moderata, sovranista, identitaria, possa esprimere la stessa scelta”.

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